giovedì 26 gennaio 2012

Il volo del calabrone

Oggi mi sono imbattuta in una frase che avevo già sentito tempo fa, ma che la mia mente aveva accantonato in un angolo sperduto:
"Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare". [Igor Sikorsky]
La frase mi ha colpito, complice anche il fatto di essermi accorta di riuscire a navigare in Internet nonostante la mia pennetta mi dicesse, con un sinistro e frenetico lampeggiare, che in realtà non c'era connessione (cosa che continua a fare anche in questo momento).
Sono andata allora a fare qualche breve ricerca, esaltata dall'idea che basti credere nelle cose per farle accadere, e ho scoperto chi era l'autore della frase, ovvero un ingegnere russo che progettò il primo elicottero prodotto in serie, fino ad incontrare la spiegazione scientifica di quella che sembra essere una leggenda.

Eppure pare che la spiegazione non sia completa e che il paradosso del calabrone sussista.
Voglio sperare che sia così, che esistano cose che si possano fare grazie alla volontà.
Voglio pensare di poter essere come il calabrone...

N.B.: La foto non è mia ed è tratta da questo sito. Si tratta di una Xylocopa violacea, l'Ape legnaiola che viene di solito chiamata erroneamente calabrone, un insetto molto bello e non aggressivo, come si può leggere anche qui. Una bellissima foto della Xylocopa violacea si trova qui.

2 commenti:

4quattropassi! ha detto...

La volontà è tutto, e questo è un ottima metafora per poterlo spiegare hai bimbi, ma ancora più importante è non creare Noi dei picchetti hai nostri bimbi " ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare"

Tamara ha detto...

Esatto! Non dobbiamo crearli né a loro, né a noi. Grazie per essere passata. ;)